1496 Appunti di storia (vivente)

Recensione: Il Castello di Santa Croce a Cremona

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Copertina del volume

Al di fuori del circolo delle pubblicazioni di grande distribuzione, questo testo, parte del Nuovo Bollettino Storico Cremonese, edito a Cremona in piccola tiratura col patrocinio del Comune di Cremona e dell’Università di Pavia, a cura della Società Storica Cremonese, rappresenta un volume molto interessante per il ricercatore.

Il testo contiene principalmente trascrizioni, talvolta sommari, dei carteggi inerenti il castello di Santa Croce di Cremona nell’epoca Sforzesca (a partire dal 1441). Il Castello, molto caro alla famiglia Sforza e primo dominio di Ludovico Maria Sforza, ancora giovinetto, viene tramandato in tutta la sua vitalità quotidiana in questo volume.

Non è sempre facile avere diretto accesso alle trascrizioni di questi carteggi, molti dei quali non ancora digitalizzati, né indicizzati in formato digitale. In questo rispetto, il testo è un validissimo sussidio, e una risorsa preziosa per via della sua scarsissima diffusione. Consigliatissimo agli appassionati di storia sforzesca, immancabile per chi ricerca la biografia di Ludovico Maria Sforza.

Informazioni

titoloIl castello di Santa Croce a Cremona nei documenti di età sforzesca (1441 - 1535)
autoreGianantonio Pisati, Monica Visoli, Jessica Gritti (collaboratrice)
edizioniLibreria il Convegno, Cremona
anno2016
pagine415
costo25.00€ (brossura con sovracopertina)
ISBN978-88-904376-6-3

Riguardo l'autore

Gabriele Omodeo Vanone

Software Engineer prestato alla ricostruzione e alla ricerca storica. Appassionato di XV secolo milanese, fondatore di 1496, membro della Compagnia d'arme del Carro di Solza

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1496 è un taccuino di appunti sulla storia e sulle potenzialità della ricostruzione storica e sul XV secolo italiano.
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