Recensione: Donne, madonne, mercanti e cavalieri

Un libriccino veloce da leggere, frizzante, che appassiona moltissimo, tanto da diventare spunto di conversazione fra me e un caro amico ad un fast food, entrambi con la stessa espressione soddisfatta nel trovarci d’accordo su un testo, che scoprivamo in quel momento di aver letto entrambi.

Di cosa parla? Lascio che siano le prime tredici parole dell’autore a dirlo:

Chi erano, cosa pensavano, come vedevano il mondo uomini e donne del Medioevo?

 

A campione dell’insieme di uomini e donne del medioevo, l’autore, Alessandro Barbero, farà parlare sei persone, tre donne e tre uomini, del tutto fuori dall’ordinario.

L’impianto del libro riguarda, infatti, non il comune paesano, bensì personaggi famosi, importanti – e quindi, in un certo senso, speciali – forse non del tutto rispondenti alla realtà quotidiana del Medioevo. Barbero riesce, però, a far gustare questa quotidianità per contrasto con la particolarità della vita di questi individui. Per una visione meno elitaria della vita quotidiana nel Medioevo, poco tempo fa ho recensito un altro importante manuale su 1496.

Di quale Medioevo si parla? Senz’ombra di dubbio, di quello che comincia con gli ultimi anni del XIII secolo ed entra nel vivo del XIV.

Donne, Madonne, Mercanti e Cavalieri è un testo che ogni appassionato del periodo dovrebbe leggere e, magari, possedere. Oltre ad essere spiritoso, nasce per essere raccontato (in effetti, raccoglie appunti di alcune lezioni), ma è privo di note bibliografiche o rimandi precisi a fatti e fonti, la qual cosa ci dice che il pubblico di questo libro non è tanto lo studioso accanito, quanto, piuttosto, il lettore da passeggio. Molti dei personaggi trattati sono poi italiani!

Io personalmente sono rimasto affascinato ed ispirato da questo piccolo libro, il cui costo è poi irrisorio, quindi non posso fare altro che esortarvi ad andare in biblioteca, trovarne una copia e cominciare a leggerlo! Fatemi sapere come lo avete trovato, e buona lettura!

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