Ho scoperto di recente una campagna Kickstarter per questo gioco da tavolo basato nel medioevo e supportato da larga ricerca storica. Così ho deciso di contattare il creatore. Di seguito la nostra conversazione.
Stavo distrattamente guardando Instagram, come spesso faccio – è un brutto vizio – quando due settimane fa mi imbatto in una pubblicità che parla di un gioco strategico da tavolo dal titolo Echoes of Emperors. Incuriosito, decido di saperne di più, e finisco con lo scrivere a Niel, designer presso Volcaban Studio e principale responsabile di questa piccola gemma.
Niel mi racconta che l’avventura Echoes of Emperors nasce intorno al 2019 quando ancora era studente. All’epoca, mi dice, l’idea era per un gioco chiamato Inverness, che avesse come protagonista la civiltà degli Scots. Mi racconta anche della sua passione per i giochi strategici/gestionali, ad esempio Age of Empires, e di aver voluto incorporare alcuni aspetti in questo gioco da tavolo, come l’esplorazione o la sinergia tra le diverse civiltà.
Oggi, Echoes of Empires è definito un gioco strategico da tavolo, fortemente improntato sul 1vs1, ma aperto fino a 8 giocatori, con un aspetto di deckbuilding. I giocatori, a turno, devono muovere le loro pedine sulla mappa per esplorarla, costruire, e affrontare i propri avversari. Gli scozzesi sono ora una delle quattro civiltà disponibili, insieme a norreni, mongoli, e bizantini.
Quello che mi ha colpito di questo progetto è la forte ricerca storica a supporto del design. Una squadra di storici infatti supporta lo studio nel disegnare e bilanciare il gioco in maniera storicamente verosimile. Benché la squadra di ricerca sia segreta, sono riuscito a cogliere due nomi: The Jackmeister e The History of Scotland.
Probabilmente ne sapremo di più al lancio della campagna kickstarter, il prossimo 25 giugno.