1496 Appunti di storia (vivente)

Quelle unità di misura…

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L’unificazione delle unità di misura nel mondo avviene gradualmente con la necessità di creare riferimenti sicuri e standardizzati e con la possibilità di spostarsi più facilmente, più velocemente e più lontano. Il Sistema Internazionale (SI) viene formalizzato nel 1899 e, da allora, subisce costantemente cambiamenti, anche di grande entità. A dispetto della sua intrinseca imperfezione, il Sistema Internazionale si dimostra efficace e ci permette di andare al supermercato e comprare viti e lampadine basandoci su dei numeretti, con la certezza che quelle entreranno perfettamente nel nostro nuovo lampadario.

Quando mi trovo a leggere di bolle o testimonianze antiche, spesso faccio fatica a convertire le lunghezze ed i pesi in unità che sono in grado di manipolare. Questa ricerca nasce dalla necessità di ottenere riferimenti precisi e puntuali per la conversione delle unità di misura antiche in unità del SI. Il campo di ricerca è vasto e il mio metodo si basa su una doppia chiave di lettura: da una parte si procede a ritroso, partendo dai riferimenti riguardanti le unità di misura in uso in Italia prima dell’unificazione del SI, usando il Manuale dell’Ingegnere Civile ed Industriale come riferimento; dall’altra, si parte dalle misure riportate nei testi antecedenti l’unificazione, cercando di arrivare ad un punto di contatto e lavorando per compartimenti temporali.

Questa ricerca ha dei limiti e non si può dire completa.

D’altra parte le misure campione, di cui in Occidente si sono conservate migliaia di esemplare al tempo della loro sostituzione col sistema metrico, erano più o meno ben imitate entro i limiti territoriali della loro applicazione e più o meno ben impiegate da quelli che le utilizzavano; di qui una mancanza di precisione del tutto abituale nella misurazione dello spazio. Si parla di botti di vino, di sacchi di grano o di lana che si sommano, anche se il peso e il contenuto di ogni botte, di ogni sacco sono molto diversi. Inoltre, per esempio, la stessa misura di capacità può essere utilizzata “rasa” o “colma”, e questo è un altro importante elemento di approssimazione. Infine, secondo la materia e il modo in cui si presenta, la medesima unità può misurare quantità molto diverse senza provocare il minimo senso di apparente imbarazzo in colui che la utilizza. […] Il moggio di vino “su feccia” è lontano dall’essere equivalente, nella stessa città, al moggio di vino senza deposito, e non ha nessun rapporto con i moggi precedenti [citati precedentemente nell’estratto n.d.a.]R. Delort, opera citata

Per questo motivo, la ricerca è organizzata per capitoli a seconda delle differenze geografiche.

Indice dei capitoli

In ordine cronologico di pubblicazione:

Bibliografia

  • Delort, Robert. 1997. La vita quotidiana nel medioevo. ed. Laterza. ISBN 978-88-420-5268-5
  • Grida di Carlo VI d’Asburgo circa il peso ed il corso delle Monete d’Oro in Milano datata 12 giugno 1723, Trecate (NO) – archivi storici comunali, Villa Cicogna
  • Aldeghi, Giovanni & Riva, Gianluigi. Adda fiume di confine: contrabbando e spionaggio tra Olginate e la valle di S.Martino nella seconda metà del Quattrocento – estratto da “Archivi Storici di Lecco”, Anno XVII, n.4, Ottobre-Dicembre 1994
  • Tucci, Ugo. Il Rinascimento. Società ed economia. – Il lavoro. La ricchezza. Le coesistenze: Monete e Banche nel secolo del Ducato d’Oro – estratto da “Storia di Venezia”, 1996
  • Taglieschi, Lorenzo. Delle Memorie Historiche et Annali della Terra d’Anghiari – Gruppo donatori di sangue Fratres, (ripubblicato) 1991

Riguardo l'autore

Gabriele Omodeo Vanone

Software Engineer prestato alla ricostruzione e alla ricerca storica. Appassionato di XV secolo milanese, fondatore di 1496, membro della Compagnia d'arme del Carro di Solza

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1496 è un taccuino di appunti sulla storia e sulle potenzialità della ricostruzione storica e sul XV secolo italiano.
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